Fare la sanificazione non è un momento di spettacolarizzazione con aerosol, fumi o nebulizzazione. È un processo che richiede l'uso di prodotti e attrezzatura adeguati, la conoscenza profonda della tipologia di sporco, delle superfici e delle diverse aree d'intervento, per ottenere un risultato verificabile attraverso sistemi di misurazione della carica batterica.
Progettazione dell’intervento
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- Aree esterne
- Aree interne:
- Locali con elevata umidità e stazionamento
- Stazionamento breve o saltuario
Le regole base per intervenire:
- Distanza di almeno un metro tra gli operatori.
- Attività che consentono l’impiego di meno persone possibili.
- Nel caso di produzione di aerosol cercare di impiegare al massimo una persona per locale.
L'intervento di pulizia e disinfezione deve seguire questa logica:
- Dalle aree meno inquinate verso quelle più inquinate.
- Dall’alto verso il basso.
- Il pavimento è l’ultima superficie trattata.
- Vanno pulite e disinfettate accuratamente le superfici orizzontali nei locali confinati. In particolare le superfici di stazionamento prolungato o quelle a più alta frequenza di utilizzo e contatto.
Ringhiere, rubinetti, tavoli, interruttori, maniglie di porte e finestre, telefoni, casse, POS, letti, scrivanie, ecc… per un perimetro con un raggio di almeno 2 metri poiché la probabilità di presenza e persistenza del virus è maggiore.
- Per evitare di sollevare polveri o generare aerosol durante le attività utilizzare panni inumiditi, anziché spolverare o spazzare.
- Se fosse necessario usare l'aspirapolvere, dotato di un filtro particellare ad alta efficienza.
- Al termine delle operazioni, tutte le attrezzature utilizzate devono essere sanificate ed asciugate dopo ogni utilizzo.
Sviluppo progetto
- Studiare la planimetria della struttura
- Sopralluogo per prendere atto dei punti critici.
Aree esterne
Le aree esterne sono le strade, marciapiedi, parchi gioco, cortili, corrimani, ringhiere, fermate dei mezzi pubblici, ecc…
Gli aspetti operativi da valutare prima di intervenire:
- Elenco delle strade o luoghi soggetti a trattamento.
- Valutazione del rischio di inquinamento ambientale (scolo in falde acquifere, sistemi fognari non adeguati, presenza di canali e fossati, ecc.).
- Tipologia delle superfici da trattare.
- Eventuali difficoltà per l’accesso (strade pedonali protette da dissuasori mobili, catene, fioriere, transenne, cancelli, ecc.).
- Presenza di siti sensibili.
- Rischi connessi alla sicurezza.
- Le attività di sanificazione devono essere precedute da avvisi pubblici affissi, con anticipo.
Aree esterne - Prodotti
- Superfici calpestabili: lavaggio con acqua e detergenti convenzionali (assicurando di evitare la produzione di polveri e aerosol). Usare disinfettanti idonei come ad es. quelli a base di ipoclorito di sodio. Non è però accertata l’utilità della sanificazione sulle superfici calpestabili esterne, in quanto non esiste alcuna evidenza nella trasmissione del virus SARS-CoV-2.
- La pulizia e disinfezione di strutture e superfici soggette a contatto diretto (corrimani, ringhiere, panchine, giochi, ecc.), vanno trattate con acqua e detergente neutro e soluzioni di ipoclorito di sodio allo 0,1% (in alternativa: soluzione di etanolo 70%).
Aree interne
Le aree interne si possono dividere in:
> Ambienti con elevata umidità e stazionamento. Uffici, strutture sanitarie, banche, poste, farmacie, supermercati, palestre, carceri, scuole, aeroporti, stazioni ferroviarie e marittime, strutture residenziali per anziani e disabili, mense collettive, bar e ristoranti, negozi, mezzi di trasporto pubblico, locali di lavorazione ad elevata umidità, alberghi, ecc.
> Ambienti con stazionamento breve o saltuario. Corridoi, hall, magazzini, alcune tipologie di uffici, ecc…
Cosa è necessario valutare prima di intervenire?
- Se i locali hanno una chiusura superiore a 9 giorni (tempo stimato di persistenza massima del coronavirus sulle superfici inanimate), non è necessaria la sanificazione. E' sufficiente un'accurata pulizia.
- Superfici esposte al contatto con le persone. Sono quelle con il maggior rischio di presenza di microorganismi e virus.
- Superfici orizzontali che sono a livello del viso e del busto, e quelle più manipolate, come maniglie di porte e finestre, corrimano, pulsantiere, fotocopiatrici, tastiere, mouse, ecc., poiché la probabilità di presenza e persistenza del virus è maggiore.
- Rimuovere gli oggetti presenti sugli arredi e confinarli in un ambiente dedicato alla sanificazione manuale.
- Le apparecchiature elettriche siano staccate dalla corrente elettrica prima di procedere con le attività previste.
Al termine delle operazioni manuali, se ritenuto opportuno, potrà essere eseguita disinfezione mediante aerosol per il raggiungimento dei punti ciechi o le aree di difficile accesso.
Come avviene la procedura di sanificazione?
- Pulizia: con un detergente neutro seguito da risciacquo. Ricordati che la pulizia rimuove il 90% della carica microbica.
- Disinfezione: prodotto disinfettante o prodotti indicati nelle direttive ministeriali. Vedi le Circolari Ministero della Salute del 22/02/2020 e 22/05/2020 che indicano di usare prodotti a base:
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- Cloro 0,1% (superfici non-porose: 5 minuti; oggetti ad immersione: 30 minuti).
- Alcol 70% (tempo di azione minimo di 1 minuto).
- Perossido di idrogeno 0,5% (tempo di azione minimo di 1 minuto).
- Prodotti Biocidi o PMC autorizzati dal Ministero della Salute con azione virucida dichiarata in etichetta, selezionando quelli con il più basso impatto ambientale.
I DPI monouso usati devono essere trattati come rifiuti in appositi contenitori. I casi in cui sono state raggiunte aree ad alta contaminazione virale, dovranno essere trattati come rifiuti biosanitari di cat. B.
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